Valeria, una giovane a Parigi


Si chiama Valeria ha ventotto anni ed è a Parigi per studiare. E' dottoranda. Si reca ad un concerto una sera di venerdì, per divertirsi. E' con il suo fidanzato

Quante analogie con mia figlia.

Non da cenni da venerdì sera, da quando era  al Bataclan al concerto dei Eagles of death metal.

Dicono che sia morta. Se fosse vero il mio pensiero va a lei ai suoi sogni spezzati, ai suoi genitori al grande vuoto e alla grande disperazione che stanno provando.

Il mio pensiero va a questa morte inutile, come inutili sono le morti di tutti gli innocenti che ieri sera a Parigi hanno perso la vita.

Non voglio, più di queste poche parole, dire nulla circa gli assassini. Convinti di raggiungere quale paradiso.

Penso a tutte le persone che oggi moriranno in tutto il mondo per mano di assassini che non meritano un pensiero.

Meritano solo disprezzo.

Nemmeno rabbia, sarebbe dar loro un valore che non hanno, sono il nulla in un universo di Luce.

Ciao Valeria

da repubblica.it

 

 

 

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